Autorità Ambito Sele: i rappresentati del Comune di Eboli riportano l’attenzione sulla Piana del Sele

Data di pubblicazione:
03 Agosto 2017
Autorità Ambito Sele: i rappresentati del Comune di Eboli riportano l’attenzione sulla Piana del Sele
Autorità Ambito Sele: i rappresentati del Comune di Eboli riportano l’attenzione sulla Piana del Sele nella gestione delle risorse idriche
 
Eboli nuovamente protagonista delle politiche per il territorio gestite dall’Autorità di Ambito Sele, consorzio tra Comuni appartenenti ad un Ambito Territoriale Ottimale creato per organizzare il servizio idrico integrato e provvedere a programmazione e controllo. In occasione delle elezioni per il Consiglio di distretto dell’ambito distrettuale “Sele”, il Comune di Eboli ha designato come candidati, poi risultati eletti, i consiglieri comunali Pierluigi Merola ed Emilio Masala. E sono stati proprio i due rappresentati consiliari ebolitani che nell’ultima seduta di Ambito hanno riportato l’attenzione sulle criticità del territorio di Eboli e della Piana, sottolineando interventi che produrranno benefici in termini idrici, con aumento dei volumi disponibili. «Possiamo dirci soddisfatti per le iniziative messe in campo dalla Regione e dei vertici dell’ATO Sele, per far fronte all’emergenza nel breve periodo tra settembre ed ottobre - commenta Pierluigi Merola. Ho voluto manifestare però la nostra preoccupazione per il lungo periodo in assenza di una vera e propria programmazione di interventi alla rete idrica obsoleta che, proprio durante il periodo di emergenza, fa emergere drammaticamente tutte le sue carenze e criticità in termini di tenuta». Dunque necessità di mettere in campo piani specifici, come ha sottolineato anche l’altro rappresentante ebolitano. «Abbiamo la necessità di programmare interventi infrastrutturali che interessino un’area vasta - spiega Emilio Masala -, e non invece solo parti di territorio, per evitare che emergenze, di questo genere, si ripropongano in maniera sempre più marcata e frequente anche in considerazione dei cambiamenti climatici».

 
 
Eboli, 3 agosto 2017

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 13 Aprile 2022