con il Cielo Stellato realizzato a Corso Garibaldi (Via delle Arti) e le opere d’arte che escono dai palazzi e vanno tra la gente
Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, lo aveva annunciato già al termine degli eventi dello scorso Natale 2015, sulla scorta dello straordinario successo di presenze che la città aveva registrato nell’edizione caratterizzata dalla novità Via delle Arti: «Ora occorre alzare l’asticella, Eboli deve avere una sua caratteristica specifica che segnali la città ad una platea ancra più vasta». Lo scatto in più è arrivato ed avrà il nome di “Borgo d’Arte” che è l’idea di caratterizzare il Natale con appuntamenti artistici che da un lato sono novità assoluta, dall’altro il tentativo di far uscire l’arte dal chiuso dei palazzo e portarla tra la gente. Il tutto sotto la direzione artistica di Valerio Falcone, geniale organizzatore di eventi culturali, con la collaborazione di artisti contemporanei di rilevanza nazionale. Si tratta di un nuovo patrimonio per la Città, un segno distintivo di una Eboli che guarda lontano, con le nostre luci d’artista che risplenderanno attraverso l’opera di tre grandi maestri nella cornice di Corso Garibaldi (Via delle Arti), del Chiostro di San Francesco e della cappella dei monaci bel Museo Archeologico Nazionale di Eboli. Uno scatto in pù sostenuto anche da Insieme per Eboli, l’associazione che fin dallo scorso anno ha sollecitato il recupero delle attività natalizie. «Eboli - ha detto Roberto Pansa, presidente di Insieme X Eboli - ha voglia di idee che consentano al suo valoroso passato di legarsi al presente per proiettare la Città futura. Il progetto Borgo d’Arte coinvolge luoghi simbolo quali Corso Garibaldi, il Chiostro di San Francesco e il Museo Archeologico che accoglieranno le azioni di tre illustri maestri dell’arte contemporanea. Il Natale assume una sua precisa connotazione capace attraverso la meraviglia dei luoghi, i colori e le luci de "Il Cielo Stellato” di Alfonso Mangone; il ritorno al passato di “Inabscondere” di Costabile Guariglia, la riflessione de "La Pace del Toro” di Raffaele Falcone, di proporre la Città di Eboli con una nuova realtà, i suoi cittadini lo meritano». Nella vita professionale di ognuno - ha spiegato Valerio Falcone, direttore artistico di “Borgo d’Arte” - esistono esperienze simili ad altre ed altre simili soltanto a se stesse. Eboli fa parte del secondo gruppo: questa esperienza coniuga sentimento e professione, la perfetta sintesi tra la capacità di un gruppo di persone e l’incontenibile passione legata alle radici che attraversano questa terra». Nelle parole del sindaco Cariello ci sono le tracce di una grande idea per Eboli, una città che sempre più si segnala per le attività culturali. «La prima tappa del recupero di Eboli nel panorama degli eventi natalizi parte dallo scorso anno, quando puntammo su tradizione, la famiglia ed bambini, riportando Eboli ad essere una città calda ed accogliente ha deto il primo cittadino -. Ora mettiamo in campo una seconda sioda e dopo Via delle Arti presentiamo Borgo d’Arte, che è uno scatto in più che ci consentirà di reggiungere livelli di eccelenza nella proposta degli eventi natalizi. Una grande idea per Eboli, che possiamo realizzare innanzitutto grazie alla collaborazione delle associazioni ebolitane, caratterizzate da livelli cuturali di alto profilo. A nome della città voglio ringriazare chi ha messo in campo ogni sforzo per questa idea, come Vito Leso, con la sua piattaforma culturale WEBOLI; Armando Giuliano, responsabile del progetto illuminotecnico “Borgo d’Arte”;? Paolo Loffredo, direttore creativo dell'Agenzia Nettare; Francesco Cuomo, responsabile fotogra a “Borgo d’Arte”; Domenico Gioia, direttore creativo dell'Agenzia Whitepapers. Un ringraziamento particolare va a Roberto Pansa, che fin dallo scorso anno ha voluto con me questa crescita del Natale ebolitano, e Valerio Falcone, la cui opera sarà un tassello indispensable nella crescita della proposta culturale di Eboli. Un ringraziamento va a Giovanna Scarano, direttrice del Museo di Eboli, che ci è vicina in questa grande occasione, Marco Botta, presidente del MOA, ed a tutte le associazioni ebolitane, che ancora una volta hanno dimostrato amore e passione per la città, ma anche assicurato tanta collaborazione e competenza nei tantissimi eventi che abbiamo messo in campo».
Eboli, 19 novembre 2016