E’ decisa ed argomentata la risposta del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, all’ennesimo tentativo di portare l’indirizzo classico presso il liceo scientifico “Enrico Medi” di Battipaglia. Un tentativo che non servirà a razionalizzare il sistema scolastico e dei trasporti, ma finirà unicamente per frammentare l’offerta scolastica in un’area che invece, storicamente, si era segnalata proprio per la ricchezza delle possibilità offerte a studenti e famiglie. Peraltro, lo scorso anno su un’iniziativa simile il Comune di Eboli aveva proposto ricorso al Tar, che accogliendolo aveva decretato la sospensiva. Sulla decisione della Giunta comunale di Battipaglia, guidata dalla sindaca Cecilia Francese, Cariello è fermo. «Questi sono atti che non aiutano la rete scolastica, come è emerso in maniera evidente in occasione della conferenza dei servizi in Provincia, dove evidenziammo la necessità di pianificare un polo scolastico del territorio, piuttosto che frammentare l’offerta ed impoverire la scuola». Il sindaco di Eboli rilancia un’ipotesi che aveva già ventilato nei mesi scorsi, per indicare la pericoloistà di avanzare richieste di smembramento del sistema scolastico. «Così si continua nella guerra dei poveri, con un atteggiamento miope, senza alcuna programmazione e penalizzando le comunità locali. Praticamente è come se Eboli, vantando storia di presenza scolastica sul suo territorio e disponendo di sedi prestigiose storiche ed architettoniche, chiedesse gli indirizzi alberghiero, geometra e ragioneria. Sarebbe una richiesta “giustificata” sia per l’alto numero di studenti ebolitani che frequentano le scuole oggi a Battipaglia, sia per i tanti studenti pendolari che arrivano nella Piana da molti Comuni a sud di Salerno, che naturalmente troverebbero più conveniente fermarsi ad Eboli, viaggiando meno rispetto ad oggi. Ma considero che questa richiesta sarebbe un’assurdità, seppure logica per quando sta accadendo dopo la richiesta di Battipaglia». Il sindaco di Eboli si rivolge direttamente alla sua collega battipagliese: «Invito la sindaca Cecilia Francese, che so essere attenta alla rete territoriale tra Comuni in ogni campo, a rivedere questo atto di richiesta dell’indirizzo classico. Sediamoci insieme ad un tavolo con altri sindaci del territorio e con la Provincia per fare squadra, altrimenti ognuno si muoverà di conseguenza, causando un grave danno all'offerta formativa che risulterebbe frammentata e poco concreta per studenti e famiglie».
Dalla Residenza Municipale, 21 settembre 2016