Atlante degli Archivi Fotografici

Data di pubblicazione:
02 Maggio 2016
Atlante degli Archivi Fotografici
Giovedì 28 aprile 2016 alle ore 17,00, nella sala del Consiglio Nazionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), in via del Collegio Romano a Roma, si è tenuta la presentazione  del volume “Atlante degli archivi fotografici e audiovisivi italiani digitalizzati”. Un indice di oltre 400 archivi pubblici e privati, milioni di fotografie e migliaia di ore di materiale sonoro ed audiovisivo, digitalizzato o in corso di digitalizzazione, per la prima volta schedato e riunito in un unico lavoro editoriale. Una ricerca unica, nata per volontà della Fondazione Venezia e condivisa con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, costituisce uno strumento di lavoro fondamentale per le molteplici categorie di utenti che quotidianamente usano e producono materiali legati alla storia  e alla memoria del Novecento. editori, curatori di mostre e musei, giornalisti, registi, centri di studio, associazioni, istituzioni e fondazioni. Il volume rappresenta una “occasione per riflettere sulle politiche di conservazione, gestione e valorizzazione dei patrimoni fotografici e multimediali, sulla funzione che tali fondi svolgeranno nell’immediato futuro, sugli strumenti più opportuni per sensibilizzare l’opinione pubblica e la società civile circa l’importanza di destinare maggiori risorse e attenzioni alla tutela di questo patrimonio”, è il parere di Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del MIBACT, ribadito con fermezza durante il convegno. Pensiero condiviso anche negli interventi di Andrea De Pasquale, Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, da Laura Moro, Direttore dell’Istituto Centrale Catalogo e Documentazione, da Stefano Vitali, Direttore Istituto Centrale per gli Archivi, da Giuliano Sergio, curatore della ricerca per la stesura dell’Atlante, e Giampiero Brunello nella qualità di Presidente della Fondazione Venezia.
Eboli è presente, in questo Atlante.  Il risultato del paziente lavoro di digitalizzazione, svolto a più mani nel corso degli ultimi dieci anni,  finalmente trova i più pieni apprezzamenti . Un riscontro del valore storico dei documenti fotografici conservati. Non ultimo il riconoscimento arrivato dalla Soprintendenza Archivistica della Campania che ha dichiarato il patrimonio fotografico comunale, in particolare il Fondo Luigi Gallotta, di notevole interesse storico. Si impone con urgenza la destinazione di appositi locali in cui raccogliere il prezioso materiale e preservarne i contenuti, spesso così fragili. Un unico polo culturale in cui raccogliere i documenti dell’archivio storico comunale, i fondi fotografici, la biblioteca. 
                                                                                                          

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Mercoledi 13 Aprile 2022