I sindaci di Eboli e Campagna illustrano i grandi vantaggi e gli enormi risparmi che garantisce la Centrale Unica di Committenza
Minori costi, spese dimezzate per i Comuni e conseguentemente per i cittadini, procedure di affidamento dei lavori accelerate e possibilità di professionalizzare ulteriormente i funzionari comunali. Sono i principali vantaggi che piovono sui Comuni che hanno aderito alla nuova Centrale Unica di Committenza in sostituzione della Stazione Unica Appaltante. Una scelta che garantirà enormi vantaggi per le procedure e per i cittadini dei singoli Comuni, tra cui anche i residenti di Eboli e Campagna. Le polemiche montate qualche ora fa franano sotto il peso di cifre e obiettivi che arrivano dagli stessi sindaci interessati. «Basterebbe un dato per capire di cosa stiamo parlando – spiega Roberto Monaco, primo cittadino di Campagna -. La quota di partecipazione è stata stabilita in 1000 euro per Comune e solo per il primo anno, quindi con la formula “una tantum”. In passato, invece, la quota di partecipazione era di 4500 euro, ma per ogni anno. Ma c’è di più, perché la percentuale da versare per la messa a gara dei lavori passa dal precedente 1,5% all’attuale 0,5%: si tratta di un risparmio dell’1%, che calibrato sui lavori milionari garantisce un sensibile risparmio per le casse dei Comuni e per le tasche de cittadini». Oltre ad evidenti vantaggi di tipo economico e finanziario, l’adesione alla Centrale Unica di Committenza garantisce anche procedure più snelle e rapide e la crescita professionale di tecnici e funzionari comunali. «Con questa iniziativa - spiega ancora il sindaco di Campagna, Roberto Monaco – avremo un contatto più diretto tra strutture comunali e Centrale di Committenza, favorendo così la professionalizzazione di funzionari e tecnici. In più, ci sarà una contrazione dei tempi per la messa a gara dei lavori, perché la Centrale Unica di Committenza non sarà oberata da impegni come la precedente struttura, dovendo rispondere solo ad una decina di Comuni associati, tra cui appunto anche Eboli, Campagna, Bellizzi e Pontecagnano Faiano. Chi amministra conosce i tempi lunghissimi che abbiano dovuto sopportare fino ad oggi e comprende bene quali vantaggi si prospettino per i Comuni che hanno aderito». Vantaggi economici, finanziari e procedurali. Ma anche vantaggi politici e di prospettiva. «L’adesione alla centrale Unica di Committenza è solo uno dei programmi che, con il sindaco di Campagna e con altri amministratori, abbiamo messo in campo per disegnare uno sviluppo possibile e concreto dei nostri territori – sottolinea il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. In questa ottica si inserisce anche l’iniziativa di realizzare la centrale assunta dal sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, a cui abbiamo riconosciuto il ruolo di riferimento limitatamente al primo anno, come abbiamo inserito chiaramente anche nella deliberazione consiliare approvata qualche sera fa, in virtù dell’iniziativa e della messa a disposizione di strutture che Bellizzi ha garantito». Il primo cittadino di Eboli illustra anche le importanti prospettive che si muovono sui nuovi accordi territoriali all’interno dei quali è nata la Centrale Unica di Committenza. «Si tratta di un’iniziativa che rientra in un progetto voluto insieme con Comuni importanti come Campagna e Bellizzi e che guarda alla nascita di una vera e propria filiera istituzionale che faciliti l’accesso ai finanziamenti. In sostanza è un’azione di rafforzamento delle attività dei Comuni, il primo esempio di intese e filiera istituzionale che si realizza in provincia di Salerno. A questo si aggiungano i risparmi per le casse comunali e per i cittadini che la centrale consente, a differenza del passato, quando la precedente struttura pesava ogni anno e per ogni singolo lavoro sulle tasche dei cittadini».