L’ICATT incassa il premio nazionale “Persone e Comunità”, in collaborazione con l’associazione “Le Amiche Buongustaie” ed i partners Anna Palo e “In Tavola”.
Formalmente è un premio assegnato ad un progetto; in realtà è un riconoscimento che va all’impegno, alla dedizione, al sacrificio ed alla collaborazione che hanno caratterizzato l’attività di istituzioni, associazioni e singoli di Eboli. L’assegnazione del “Premio Persone e Comunità”, che per il terzo anno consecutivo viene riconosciuto all’Istituto a Custodia Attenuata (ICATT) di Eboli, nell’edizione 2016, sul versante ebolitano, ha caratteristiche particolari. Innanzitutto, si tratta di un premio che, a differenza dei due precedenti, non riguarda solo l’attività teatrale, con la quale la dirigenza dell’istituto e gli ospiti sono risultati vincitori del premio nazionale nei due anni precedenti. Per l’ultima assegnazione, infatti, l’ICATT di Eboli ha vinto con un progetto denominato “Notti galeotte”. Si è trattato di un programma di riscoperta delle tradizioni gastronomiche locali presentate nel corso di serate presso i saloni dell’istituto ebolitano trasformati in un vero e proprio palcoscenico, con tanto di attori ad accompagnare le diverse portate. Un progetto che ha comportato anche una gara di solidarietà per strutture interne all’istituto. Il progetto è stato reso possibile attraverso la sinergia tra la dirigenza dell’istituto e l’associazione “Le Amiche Buongustaie”, uno dei sodalizi ebolitani più presenti in ogni occasione di recupero delle tradizioni e rilancio dell’immagine del territorio. Un progetto importante, tanto da avere incassato anche collaborazioni di eccellenza, come quelle di Anna Palo, la wedding planner ebolitana che costituisce un fiore all’occhiello per la città, e l’azienda “In Tavola”, anch’essa ebolitana e con riconoscimenti internazionali. «E’ un progetto, così come il premio, che ci inorgoglisce – ha esordito la presidente di “Le Amiche Buongustaie”, Carmen Autuori -. Un’iniziativa che è stata resa possibile dal rapporto con la direttrice dell’ICATT, Rita Romano, che ogni giorno, con il suo impegno, ci dimostra come un riscatto sia possibile per tutti». La stessa direttrice, che è il segreto dello straordinario modello ICATT di Eboli, ha voluto sottolineare: «Avevamo già ricevuto premi per l’attività teatrale, che costituisce un grande esempio di inclusione, ma la somma tra teatro e recupero delle tradizioni culinarie ha dato una marcia in più. Posso con orgoglio dire che siamo l’unico istituto del Meridione ad ottenere questo riconoscimento ed anche per questo la collaborazione con “Le Amiche Buongustaie” e con quanti partecipano a questo progetto proseguirà». Alla presentazione del premio ricevuto ha partecipato anche il sindaco di Eboli, Massimo Cariello: «Il grande merito di questo progetto e delle attività che porta avanti l’istituto guidato dalla direttrice Rita Romano è la capacità di coinvolgere l’intera città, in modo da far sentire l’istituto parte del tessuto sociale di Eboli. L’ICATT ormai non è più semplicemente un modello, perché è uscito dalla fase sperimentale ed i casi di ospiti che lasciano la struttura tra le lacrime indicano quale peso abbia nella rieducazione e nel reinserimento».
Dalla Residenza Municipale, 10 marzo 2016