Costruita nell'anno 977, (X secolo), la chiesa fu chiamata San Nicola de Schola Graeca, perché fondata da monaci basiliano greci, spinti dalla persecuzione islamica del VIII - X secolo, stabilitisi in Eboli.
Alla chiesa, a unica navata, si accede tramite un portale in pietra con bassorilievi del XII secolo. All’interno sono conservate opere di pregevole fattura come il dipinto su tela raffigurante San Gaetano de Thiene del XVIII secolo, di autore ignoto ( terzo atare a destra ); “Santa Teresa d'Avila” ,XVII sec. di autore ignoto ( terzo altare a sinistra), acquasantiere in marmi policromi, scolpite nel 1751, (copie delle originali trafugate nel post-terremoto), e un organo, impiallicciato, su cui vi è incisa l’insegna della Madonna del Carmine.
Nella sagrestia sono conservate altre opere.
Sul campanile si possono ammirare le insegne dei Carafa, Abate commendatario, possessore dell'abadia di San Pietro Apostolo, di cui San Nicola era una grancia.
Fonte:
- Guida Turistica della Città di Eboli - 2004
- Giuseppe Barra - Il Saggio - Luglio 2017