Il complesso edilizio sorse come una domus patrizia, le cui pareti originarie erano riccamente decorate. I grandi ambienti della domus, in seguito alla nota crisi economica del II secolo d.C., vennero suddivisi per ricavarvi un maggior numero di locali di minori dimensioni. Tali edifici ebbero vita almeno fino all’età costantiniana , come dimostra una moneta di bronzo di Costantino rinvenuta sul livello pavimentale. Il complesso costituisce, fino ad ora, l’unica documentazione dell’abitato di Eburum, antico centro che controllava, dal punto di vista economico e strategico, l’ambiente indigeno della Piana del Sele. Gli scavi, nella zona della villa del Paterno, non sono ancora ultimati.